I vantaggi dei diffusori attivi rispetto ai diffusori passivi

Nel mondo degli appassionati di hi-fi, la scelta tra diffusori attivi e passivi è un argomento di frequente discussione. Mentre i diffusori passivi sono stati a lungo la norma, questa valida alternativa sta guadagnando sempre più popolarità grazie ai loro numerosi vantaggi. In questo articolo, esploreremo i punti di forza dei diffusori attivi e faremo alcuni confronti con i tradizionali diffusori passivi, con particolare attenzione a marchi rinomati come KEF, JBL, ATC, Klipsch e Triangle.

Vantaggi dei diffusori attivi

Uno dei principali vantaggi dei diffusori attivi è l’amplificazione ottimizzata. Marchi rinomati come KEF e ATC sono noti per i loro diffusori attivi che incorporano amplificatori specificamente progettati per i driver utilizzati. Questo abbinamento su misura assicura che ogni driver riceva la potenza e il controllo ottimali, con conseguente suono più preciso e dinamico. Gli amplificatori integrati sono progettati per lavorare in perfetta sinergia con i driver, tenendo conto delle loro caratteristiche specifiche, come la sensibilità e l’impedenza. Questo approccio elimina la necessità di preoccuparsi dell’abbinamento tra amplificatore e diffusori, semplificando notevolmente il processo di configurazione.

Inoltre, i diffusori attivi spesso impiegano crossover attivi, che forniscono una separazione più precisa delle frequenze rispetto ai tradizionali crossover passivi. Marchi come JBL e Klipsch hanno sfruttato con successo questa tecnologia nei loro diffusori attivi, ottenendo una risposta in frequenza più uniforme e una minore distorsione. I crossover attivi permettono una regolazione più precisa delle frequenze di taglio e dei livelli di ciascun driver, consentendo una maggiore personalizzazione del suono. Questo si traduce in una riproduzione audio più fedele e dettagliata, con una scena sonora più ampia e una migliore separazione degli strumenti.

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I diffusori attivi offrono anche praticità in termini di configurazione e riduzione dell’ingombro dei cavi. Con l’elettronica integrata, tutto ciò che serve è collegare una sorgente e l’alimentazione. Questo approccio semplificato è stato adottato da marchi come Triangle con la loro serie Borea di diffusori attivi, che mira a offrire un’esperienza di ascolto senza problemi. L’eliminazione della necessità di un amplificatore esterno non solo semplifica l’installazione, ma riduce anche l’ingombro complessivo del sistema, rendendo i diffusori attivi una scelta interessante per chi ha spazi limitati o preferisce un setup minimalista.

Un altro vantaggio dei diffusori attivi è la possibilità di un controllo e una personalizzazione avanzati. Molti modelli, come quelli offerti da KEF e ATC, includono opzioni di regolazione dei diffusori, come il controllo del volume e dell’equalizzazione. Questo permette agli utenti di adattare il suono alle proprie preferenze e all’acustica specifica della stanza di ascolto. Alcuni diffusori attivi di fascia alta offrono anche sofisticate funzioni di calibrazione basate su DSP (Digital Signal Processing), che consentono di ottimizzare le prestazioni dei diffusori per l’ambiente di ascolto specifico.

diffusori attivi triangle

Svantaggi dei diffusori attivi

Nonostante i numerosi vantaggi, i diffusori attivi presentano alcuni svantaggi. Uno dei principali è il costo, poiché l’inclusione di amplificatori integrati può far lievitare il prezzo rispetto ai diffusori passivi comparabili. Questo può essere un ostacolo per gli audiofili con un budget limitato o per coloro che preferiscono investire in componenti separati di alta qualità. Tuttavia, è importante notare che i diffusori attivi possono offrire un valore complessivo superiore, considerando che eliminano la necessità di acquistare un amplificatore separato.

Inoltre, l’aggiornabilità è limitata con i diffusori attivi, poiché è più difficile sostituire o migliorare i componenti rispetto a un sistema passivo. Con i diffusori passivi, gli audiofili possono sperimentare diversi amplificatori e componenti per ottenere il suono desiderato, mentre con i diffusori attivi, le opzioni di aggiornamento sono solitamente limitate all’elettronica integrata. Questo può essere un problema per gli appassionati che amano sperimentare e mettere a punto il proprio sistema nel tempo.

Un altro svantaggio potenziale dei diffusori attivi è la dipendenza dall’elettronica integrata. In caso di guasto o malfunzionamento dell’amplificatore o del processore integrato, potrebbe essere necessario inviare l’intero diffusore in assistenza, il che può essere noioso e richiedere tempo. Con i diffusori passivi, se un componente si guasta, è possibile sostituirlo o ripararlo in modo indipendente.

Confronto con i diffusori passivi

I diffusori passivi, d’altra parte, offrono maggiore flessibilità nella scelta degli amplificatori e la possibilità di aggiornare facilmente i componenti. Marchi come KEF e Triangle offrono anche eccellenti opzioni passive che consentono agli audiofili di mettere a punto il loro sistema secondo i propri gusti. Questa flessibilità è particolarmente apprezzata dagli appassionati che amano sperimentare diversi abbinamenti di componenti per ottenere il suono desiderato.

Tuttavia, i diffusori passivi richiedono un abbinamento attento con l’amplificatore e possono comportare una maggiore complessità nell’installazione a causa dei cavi aggiuntivi necessari. È importante scegliere un amplificatore che sia in grado di pilotare adeguatamente i diffusori, tenendo conto della sensibilità e dell’impedenza dei diffusori stessi. Inoltre, i cavi di collegamento tra amplificatore e diffusori possono influire sulla qualità del suono, richiedendo un’attenta selezione e un posizionamento appropriato.

Considerazioni per l’acquisto

Quando si sceglie tra diffusori attivi e passivi, è importante considerare le proprie esigenze e preferenze specifiche. I diffusori attivi sono una scelta eccellente per chi cerca praticità, prestazioni ottimizzate e un ingombro ridotto. Marchi come KEF, ATC e JBL offrono fantastiche opzioni attive in diverse fasce di prezzo, dalle soluzioni entry-level a quelle di fascia alta.

D’altra parte, gli audiofili che apprezzano la flessibilità e la possibilità di sperimentare diversi abbinamenti di amplificatori potrebbero preferire i diffusori passivi. Marchi come Klipsch e Triangle hanno modelli passivi di grande successo che vale la pena considerare. Questi diffusori offrono un’eccellente qualità del suono e la libertà di scegliere l’amplificazione più adatta alle proprie preferenze.

In definitiva, la scelta tra diffusori attivi e passivi dipende dal budget, dallo spazio disponibile, dalle preferenze sonore e dal livello di personalizzazione desiderato. È consigliabile ascoltare diversi modelli di diffusori prima di prendere una decisione, poiché la percezione del suono è soggettiva e può variare da persona a persona.